valbrembonuova |
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|         Serata dedicata all’associazione Gruppo Infermieri Volontari nata nel 2006 grazie alla felice intuizione dell’allora assessore alle politiche sociali, Domenico Magni, che constatando che sul territorio di Valbrembo risiedevano una settantina di persone impegnate a vari livelli nell’ambito sanitario ha agevolato l’aggregazione di un siffatto gruppo.
Purtroppo l’adesione è stata minima ma ciò non ha impedito, come ricordato dal presidente Fracassetti, che l’associazione sia tuttora attiva con un compito di educazione sanitaria che, nel rispetto e consenso dei rispettivi medici di base, monitora un centinaio di concittadini anche attraverso la periodica rilevazione di glicemia, colesterolo, trigliceridi e pressione arteriosa. Tale consulenza viene effettuata il 2° sabato di ogni mese presso i locali adiacenti la biblioteca comunale dalle ore 9 alle ore 11.
Ancorché i riscontri ottenuti siano molto soddisfacenti, per una migliore e completa offerta di servizi l’associazione gradirebbe un maggior coinvolgimento da parte di quei concittadini che già professionalmente operano in ambito sanitario.
La serata è successivamente proseguita con l’intervento del Dott. Martorana, medico rianimatore del 118, che grazie alla propria esperienza decennale ha illustrato l’organizzazione del Sistema Territoriale di Emergenza.
Organismo nato con DPR del 1992 ma che di fatto in Lombardia era già operativo dall’anno precedente. Quello della provincia bergamasca, nato nel 1993, è uno dei più organizzati e capillari; ha la propria sede operativa presso l’azienda ospedaliera di Bergamo, ha personale altamente qualificato (medici, infermieri, operatori tecnici ma anche volontari adeguatamente formati) e dispone di risorse tecniche di prim’ordine (oltre a strumenti di comunicazione e informatici e alle varie ambulanze e auto mediche può contare sull’ausilio dell’elisoccorso).
La relazione è proseguita ponendo in risalto l’esigenza da parte del 118 di rendere “parte attiva” l’utenza (non solo la cittadinanza ma anche medici di base e guardia medica) per un servizio più efficiente ed infine, prendendo ad esempio i casi di ischemia miocardica e cerebrale ed evidenziando il passaggio dall’urgenza all’emergenza, si è rilevata l’importanza del corretto e tempestivo riconoscimento della sintomatologia per “guadagnare” quel tempo prezioso indispensabile per il successo dell’intervento.
Da qui l’ultimo spunto, ma per questo non meno importante, per la sensibilizzazione della cittadinanza verso una formazione di “primo soccorso”.
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